Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Tortonese

Sono quelli le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul territorio secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Questi prodotti vengono individuati dalle Regioni e pubblicati nell’elenco nazionale.
Per approfondire: PiemonteAgriQualità PAT Tortonese

Comparto Agricolo

Bovino piemontese
Aglio di Molino dei Torti
Castagne
Cece Nerezza
Ciliegia bella di Garbagna
Cipolla di Castelnuovo Scrivia
Fragola profumata di Tortona – Magiostra
Fagiolana della Val Borbera
Mele
Meloni di Isola S. Antonio
Patata quarantina bianca genovese
Pere martin sec
Pesche di Volpedo
Piante officinali del Piemonte
Pomodoro delizia di Tortona
Sedani di alluvioni cambio’
Tartufo bianco
Tartufo nero pregiato
Mieli dell’Appennino
Rane delle risaie piemontesi

Comparto Produttivo/Artigianale

Salame nobile del Giarolo
Montebore
Cotechino
Lardo
Prosciutto cotto
Salame cotto
Salame di testa o cupa
Mollana della Val Borbera

Produzioni Artigianali e della Ristorazione

Antipasto piemontese
Agnolotti
Baci di dama di Tortona
Bagnet verd
Bugie o chiacchiere
Farinata di ceci
Grissino stirato
Lingua di bovino cotta
Pesche ripiene
Torta di nocciole
Torta di pane

A questi si aggiungeranno:
Vacca Bionda Tortonese VOT
Prodotti 100% San Pastore
Pane Grosso di Tortona
Pane Grosso X4 Integrale
Pane Grosso di Novi
Mais Ottofile tortonese

Presidi Slow Food

I Presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta.

Salame delle valli tortonesi Presidio sostenuto da Comunità Montana Terre del Giarolo

Vacca Bionda Tortonese VOT Presidio sostenuto da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto “Nutrire Milano”

Presidi Slow Food che sono anche PAT

  • Fragola Profumata di Tortona
  • Ciliegia Bella di Garbagna
  • Montebore

Montebore

Formaggio a latte misto vaccino e ovino/caprino, crudo e intero, a pasta molle o semidura in base al periodo di stagionatura, dalla forma inconfondibile.

Recentemente riscoperto, le sue origini sono antiche: una sua citazione compare in un documento datato 1300.

Il Montebore è prodotto a Montebore – frazione di Dernice nella Comunità Montana delle Valli Curone Grue Ossona- e nei comuni limitrofi dell’omonima alta Valle, nella Val Borbera, Curone, Grue, Ossona, Scrivia e nella Valle Spinti.

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Salame Nobile del Giarolo

Si produce nel territorio compreso tra le Valli Curone Grue, Ossona, Borbera e Spinti tutte a ridosso del Monte Giarolo (metri 1474). Gode dell’appellativo di Nobile perché prodotto esclusivamente con tutte le parti nobili del maiale. Già nell’Ottocento questi salami godevano di notevole prestigio.

Il Cucito è la pezzatura più pregiata, riconoscibile dal grande diametro dovuto all’insaccatura in doppio budello naturale accoppiato e cucito.

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Pesche di Volpedo

Si producono in provincia di Alessandria a Volpedo e nelle vallate dei torrenti Curone, Ossona, Grue, Borbera, Staffora e nella parte collinare della Valle Scrivia

La coltivazione della pesca risale a fine ‘800 sulle colline del Roero e a Volpedo negli anni ’20 del secolo scorso, periodo in cui si è trasformato il pesco da specie selvatica a vera e propria coltura specializzata in tutto il Piemonte. La tradizionalità va  ricercata nelle pratiche colturali e nella storia decennale della peschicoltura in questa porzione di Alessandrino.

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Fragola Profumata di Tortona

La Fragola Profumata di Tortona, botanicamente nota come Fragaria moschata – rappresenta una particolare specie di fragola, dal particolare aroma floreale, lievemente speziato, con accenni di miele, muschio e vino, che si discosta decisamente da quello delle altre fragole. Questo aroma è talmente intenso che bastano pochi frutti per avvolgere l’ambiente circostante.  Il periodo di raccolta, che dura 15-20 giorni circa, avviene alla fine del mese di maggio.

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Ciliegia Bella di Garbagna

La Bella di Garbagna è una varietà autoctona. Il frutto ha una forma rotondeggiante ed una pezzatura medio-grande. La buccia è di colore rosso scuro brillante. La polpa ha una consistenza molto soda e croccante. Il sapore è dolce e persistente.

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Tartufi

La Val Curone e le vicine Valli Grue e Ossona, pur essendo le uniche in Piemonte che presentano abbondanza di tartufi neri, sono soprattutto le terre del tartufo bianco pregiato, che raggiunge i vertici della qualità in novembre.

Frutto antico e pregiato delle Terre del Giarolo, dal sapore inconfondibile e dal profumo intenso e raffinato, protagonista in tavola, una prelibatezza autentica, in grado di evocare le suggestioni di una cucina antica e preziosa.

“Le Valli dei tre tartufi” si distinguono in Piemonte per essere le uniche a produrne di tre specie differenti, garantendo un’offerta altamente qualitativa oltre che continuativa lungo l’intero corso dell’anno, proponendo il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico), il tartufo nero (Tuber Melanosporum) e lo scorzone (Tuber Aestivum), tutti di grande pregio, grazie alla peculiare struttura locale del terreno all’omogeneità del suolo.

Gli estesi boschi di rovere e castagno, zona di terreno eccellente per produzioni di alto valore quantitativo e qualitativo, creano inoltre l’habitat ideale per la crescita dei funghi porcini.

Freschi o essiccati, fritti o sott’olio, sono i protagonisti, non meno nobili e ricercati dei tartufi, delle proposte più raffinate.

Baci di Dama di Tortona

I Baci di Dama di Tortona sono una specialità tortonese che alcune pasticcerie locali producono da oltre un secolo e mezzo, rispettando la ricetta originale, tramandata negli anni, utilizzando esclusivamente ingredienti selezionati.

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Vacca Bionda Tortonese VOT

Varzese, tortonese, ottonese, cabellotta, montana, in dialetto anche “biunda”, per via del suo mantello fromentino: sono tutte denominazioni di una stessa razza bovina, un tempo diffusa nella pianura lombarda, nell’alessandrino, nel pavese e anche sull’appennino spezzino. Benché ci siano lievi differenze di colorazione del mantello – le più chiare sono le cosiddette varzesi, che risentono delle influenze lombarde, le più scure, quasi marroni, sono le ottonesi – in realtà la genetica è la medesima. Si sono affermati nomi diversi in relazione alle differenti aree di diffusione. Come la maggior parte delle razze bovine autoctone è a triplice attitudine, piccola, ma molto resistente.

Per approfondire Fondazione Slow Food

Pane Grosso di Tortona

Il Pane Grosso di Tortona è un pane di circa un chilo a lievitazione naturale 100% San Pastore, ovvero mono-varietale sia nella componente lievito naturale sia in quella di farina aggiunta,  di forma rotonda con impresso un taglio a simboleggiare la stella a otto punte che porta a convergenza sia la stella impressa sulla moneta sia quella dello stemma vescovile della Diocesi di Tortona. Il nome deriva dalla moneta che il comune di Tortona fu autorizzato a coniare niente di meno che da Federico II, tale e tanta era l’importanza della città come granaio dell’impero.

Il Pane Grosso di Tortona ha continuato a raccogliere successi fino a saturare la disponibilità di farina e a esso si sono aggiunti in una trilogia altri tre pani:

  • Il Pane Grosso Bio (da filiera interamente certificata Bio con farina tipo 2)
  • il Pane Grosso di Novi, un pane più piccolo che richiama la merenda tipica della seconda metà del Novecento (pane e cioccolato) che incorpora in un Pane Grosso la qualità straordinaria delle gocce di cioccolato di Bodrato, celebre artigiano del distretto di Novi Ligure.
  • il Pane grosso di tortona “x4” forma da circa mezzo kg realizzato con farina 100% san pastore integrale. X4 vuol dire che se diviso in 4 spicchi ogni spicchio rappresenta il fabbisogno giornaliero x un essere umano di fibre, proteine vitamine e sali minerali

I panificatori del Grosso sono oggi 12, distribuiti su quattro province di quattro Regioni differenti: Alessandria, Pavia, Piacenza e Genova.