Socio Categoria: Produttore
Quando le mie M A N I toccano la pasta, che sia per impastare o per dare la forma al pane, innanzitutto sento calore.
Sento un caldo, come quello della Terra.
Come l’abbraccio di una madre.
Un calore rigenerante. Che protegge.
Una forza di rinnovamento. Di creazione.
Fino a che non mi trovo totalmente impastata con questo calore. Un tutt’Uno.
Il momento in cui si crea questa energia mi piace tantissimo.
Molto spesso, porta con sé idee nuove e nuovi progetti.
E’ come se la pasta mi parlasse, in qualche modo.
Mia nonna aveva M A N I piccole, nodose.
Le mani di una persona che ha lavorato la terra da sempre.Laboratorio Cuore di Pane
di Irene CalamanteUna delle cose che ricordo, che è un ricordo carissimo di quando impastavamo insieme, è che con le mani così grezze, così dure, toccasse l’impasto con una delicatezza inimmaginabile.
Sembrava davvero che l’impasto fosse la pelle di un bambino.
Mia nonna aveva una grazia assoluta.
E da lì ho iniziato a pensare che la femminilità di una donna è nelle sue mani prima di tutto.
Nell’energia che sa dare a quello che crea.
E che questa femminilità metta in contatto tutto l’Esistente e lo plasmi in qualche modo, gli dia Vita.
E’ un ricordo “assai carissimo” . Assai “carissimo” .
Quando la vedevo pensavo: “Non raggiungerò mai questo stato di Grazia”.
Cioè …mi chiedevo: “Chissà se, nonostante le cose della vita possano insegnarmi, incidere delle rughe o delle pesantezze nel mio aspetto…chissà se riuscirò a mantenere questa Grazia nonostante il peso della Vita”
Per me è stato un insegnamento importante. Quindi cerco di onorarlo tutti i giorni della mia Vita.
Irene Calamante, Cabella Ligure, Cuore di Pane Bio. @cuoredipanebioNessuna voce trovata
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